Ernesto Caroli (Palazzuolo sul Senio, 9 gennaio 1917 – Bologna, 23 marzo 2009) è stato un presbitero e religioso italiano, fondatore dell’Antoniano di Bologna.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Ezio, questo il nome di battesimo di p. Ernesto Caroli, nacque alla Tomba di Misileo, località del Comune di Palazzuolo sul Senio. Settimo di quattordici figli di Giacomo e Agnese Vignini, proprio alla Pieve di San Giovanni Battista a Misileo il 7 giugno 1941 celebrò la sua prima Messa, dopo aver ricevuto l'ordinazione sacerdotale nella Cattedrale di San Pietro a Bologna.
Divenuto padre francescano, visse da cappellano militare la seconda guerra mondiale e venne internato nei lager nazisti in Ucraina, Polonia e Germania. Conobbe la fame e rischiò la fucilazione per proteggere i compagni di prigionia.
Nel dopoguerra padre Ernesto ebbe l'intuizione di costruire una mensa per i poveri a Bologna, nel convento di Sant'Antonio al quale era stato destinato: era il primo passo per la nascita dell'Antoniano di Bologna che lui, insieme a tre confratelli (p. Gabriele Adani, p. Benedetto Dalmastri e p. Berardo Rossi, scherzosamente soprannominati "i quattro moschettieri") ideò e realizzò. Ancora oggi la mensa accoglie quotidianamente numerosi indigenti e continuo è il flusso di attività assistenziali svolte dall'Antoniano, diretto fino al 1993 da p. Ernesto e divenuto famoso per il grande messaggio di fratellanza dello Zecchino d'Oro.
Durante la sua lunga vita si dedicò a numerosi progetti che avevano al centro l'impegno per i bambini, per i poveri e il messaggio di san Francesco d'Assisi; tra questi l'Accademia di arte drammatica, un centro rivolto ai bambini con sindrome di Down, varie iniziative editoriali del Movimento Francescano e la rassegna internazionale di musica classica dedicata ai bambini “Premio Mozart”.
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
L'Amministrazione comunale di Bologna nel 2001 gli ha conferito il premio Nettuno d'oro: “per la sua attività pastorale che attraverso la musica ha aiutato tanti bambini in difficoltà e per l'importante ruolo svolto dall'Antoniano, di cui è ideatore e fondatore, rientra nell'eletta schiera di quei cittadini che hanno particolarmente onorato, con la loro attività e il loro stile di vita, la città di Bologna”.
A Bologna, proprio nella piazza Trento e Trieste su cui si affaccia l'Antoniano, dal 2009, anno della morte di Caroli, c'è uno spazio verde che porta il suo nome.
Il suo Comune natale Palazzuolo sul Senio, domenica 17 giugno 2012 ha intitolato a suo nome la via prospiciente ai giardini pubblici. L'evento è culminato col concerto delle Verdi Note, il coro del quale fanno parte i ragazzi più grandi dell'Antoniano. Il nome del coro venne coniato da p. Ernesto nel 1989.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Luca Orsi, Dal Lager allo Zecchino d'oro. Padre Ernesto Caroli, 2. ed., Pontecchio Marconi, Digigraf, 2007, ISBN 889021984X.
- Gina Basso e Riccardo Medici, Quando la neve sapeva di pane, San Donato Val di Comino -FR, Psiche e Aurora Editore, 2012, ISBN 9788889875285.